
“Io, Es e Super8”
Rubrica di recensioni a cura di Cosmo Pietro Ferraro, Lorenzo Gambacorta e Luca Ricci
Nel 1895, la notte tra il 23 ed il 24 Luglio, Freud sognò una sua paziente amica di famiglia. Il suo nome era Irma e dall’autoanalisi di questo sogno fu portato ad abbandonare il metodo ipnotico per dare nei fatti nascita alla psicoanalisi.
Qualche mese più tardi in Francia, il 28 Dicembre, i fratelli Lumière avrebbero proiettato il primo spettacolo a pagamento in un café parigino facendo nascere il Cinema. Psicoanalisi e cinema sono coetanei e congiunti hanno attraversato la storia mondiale contemporanea.
Molto ha dato il cinema alla psicoanalisi, tanto quanto quello che la psicoanalisi le ha restituito. I due percorsi si sono costantemente intrecciati da quando il noto produttore americano Samuel Goldwin provò ad offrire $100’000 a Freud perché potesse collaborare alla scrittura di un film su Antonio e Cleopatra; passando per Fred Astaire in Carefree (Girandola) che cercava di curare Ginger Rogers tra sedute di psicoterapia e danze; dai film di Hitchcock a Ingmar Bergman; dai sogni di Fellini alla vena dolceamara di Woody Allen e Nanni Moretti…
Questo angolo è stato pensato per ospitare recensioni di film, serie tv, ma anche cortometraggi, scritti, libri e tutto ciò che riguarda la narrazione di storie, intese queste come trasformazioni di eventi psicologici intimi e universali. La speranza è quella di riuscire a stimolare in chi legge curiosità verso i temi cari alla clinica psicoanalitica, di offrire suggerimenti per esperienze narrative e immaginative, di creare un’apertura affinché ognuno produca le proprie trasformazioni e le proprie storie.