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Questo Numero di Contrappunto si apre con un ricordo del nostro amico e collega Giovanni Trapani da poco scomparso.

Segue quindi un breve resoconto dei quattro articoli che proponiamo ai lettori nella prima parte della rivista.

Nel primo lavoro Corrado D’Agostini ci offre una approfondita trattazione sui disturbi borderline, oggetto dei suoi studi da molti anni, dal titolo Borderline: una entità controversa. Nell’articolo viene illustrato lo sviluppo del concetto di borderline dal 1949, quando Hoch e Polatin ne individuarono le caratteristiche, sino alla prospettiva attuale concettualizzata nel PDM.

Vengono illustrati gli apporti delle neuroscienze che in questi ultimi anni hanno gettato nuova luce sulla concezione dei sintomi, stimolando una nuova visione del quadro psicopatologico. Dopo un esame delle terapie attualmente convalidate, l’Autore invita ad una riflessione complessiva sul disturbo, chiedendosi se, alla luce delle attuali conoscenze, non si possa concepire l’area borderline come la conseguenza di un deficit dei vari elementi che portano alla costruzione di una identità adeguata.

Segue uno scritto opera di due psicoanalisti della Societé Psychoanalityque de Paris, Régine Prat e Paul Israel, dal titolo Tra espressione verbale e espressione corporea: un approccio per il trattamento psicoanalitico degli stati limite, in cui abbiamo scelto di lasciare la bibliografia originale in francese. L’insieme dei cosiddetti stati limite è oggetto di una rinnovata attenzione attraverso l’analisi delle relazioni fra espressione corporea e linguaggio psichico. L’analisi dei linguaggi è appunto uno dei motivi portanti di questo lavoro. L’introduzione del neologismo “IntérpretAction” sposta l’attenzione su quegli agiti dell’analista, incomprensibili, reprensibili, ma efficaci nel promuovere un cambiamento grazie al loro potere di recuperare alla scena complessa della relazione quel “… materiale sfuggito al lavoro rappresentativo…” durante il processo analitico. Degno di nota ci pare anche il ritorno agli interessi biologici di Freud alla luce dello sviluppo delle neuroscienze e della psicologia dello sviluppo esaminando quattro funzioni della vita mentale: l’attenzione, la memoria, il ritmo e le mancate sintonizzazioni.

Genitorialità e gravidanza è il terzo articolo che presentiamo; frutto di una conversazione di Sylvain Missionier, psicoanalista francese che si occupa di maternità, con Leticia Solis-Ponton, psicoanalista messicana ospite all’Università di Parigi. La costruzione pre-natale della genitorialità viene esplorata utilizzando il concetto di “funzionamento psichico placentario”, metafora della nidificazione psichica placentare. Partendo dal dato biologico della partecipazione di cellule materne e paterne alla costituzione placentare, vengono sottolineate le molteplici forme della presenza del padre all’interno della gestante: presente col suo corredo genetico, nella testa della madre e a lei vicino come contenitore-protettore concreto. La possibilità per il bambino di acquisire una esistenza psichica si baserebbe sulla costituzione di una cavità rappresentazionale derivante dall’incontro delle due psiche genitoriali. Il nascituro può essere vissuto in modi opposti: come “il bebè minaccia” o come “il bebè re, adulato, idealizzato”; partendo da questa osservazione vengono esaminati gli aspetti clinici e le difficoltà della genitorialità anche in relazione alle dinamiche transgenerazionali.

Infine il lavoro di Antonella Lumachi: L’immagine diventa il corpo, il vuoto si fa sostanza. Riflessioni su una psicoterapia effettuata via internet per alcuni mesi. L’attenzione si focalizza sulla particolarità del mezzo di comunicazione fra terapeuta e paziente, anche se ormai sono numerose le esperienze di terapia condotte attraverso un contatto virtuale. A ben vedere però l’interesse di questo articolo sta nel fatto che la qualità della relazione e la capacità di empatia, di accoglienza e di contatto si attivano comunque superando le caratteristiche o le limitazioni di un contatto a distanza e indiretto fra paziente e terapeuta. Certo come dice l’Autrice lo spazio virtuale di ascolto richiede una modifica degli “strumenti” psicoanalitici per adattarsi alla nuova situazione. E’ interessante l’impegno della terapeuta a mantenere un setting nonostante il mutare delle forme comunicative, passate dalle mail agli sms, alla chat per ricostituire poi un contatto polisensoriale attraverso Skype, che restituisce una forma di corporeità alla relazione.

Dopo un ricordo della eminente figura di Daniel Stern, recentemente scomparso, la sezione Ritagli ospita un accurato lavoro di Laura Mori dal titolo (Ri)leggere Freud oggi. Riflessioni suscitate dalla recente pubblicazione dei “Racconti analitici” di Sigmund Freud. Come comunicare attraverso la parola scritta la storia di un trattamento psicoanalitico o psicoterapeutico? Partendo da una recensione al volume Racconti analitici che raccoglie le storie cliniche di Freud e rielaborando un seminario sulla “Trasmissione dei fatti clinici psicoanalitici: la ricerca di un metodo”, tenuto all’AFPP da Gina Ferrara Mori il 2/3/96. L’articolo presenta alcune riflessioni sullo “scrivere la psicoanalisi” e comunicare storie e “fatti” clinici.

Il 13 e 14 ottobre 2012 si è svolto a Roma il X Convegno Nazionale dell’ AGIPPsA (Associazione gruppi italiani di psicoterapia psicoanalitica dell’adolescenza) dal titolo “Adolescenza e Psicoanalisi oggi”. Ce ne forniscono un resoconto Frediana Emilia Barbieri e Eleonora Di Vita nella parte dedicata a Congressi e Convegni.

Luigia Cresti ci riferisce del Meeting dei Delegati Europei della European Federation for Psychoanalytic Psychotherapy, svoltosi a Berlino nel 2013, a cui la scrivente ha partecipato in qualità di Delegata per l’A.F.P.P.; il suo Report su tale incontro offre uno spaccato del fermento dinamico che la Federazione Europea sta attraversando sia a livello organizzativo-statutario sia per quanto attiene il processo di definizione di una identità psicoterapeutica psicoanalitica condivisa a livello europeo ed extraeuropeo.

Le Recensioni iniziano con la ampia e approfondita illustrazione che Laura Scarpellini ci offre del libro Corpo, Generazioni e Destino curato da Rita Corsa e Gabriela Gabbriellini. Linda Root Fortini presenta e illustra il volume The Silent Child scritto da Jeanne Magagna.

Nella stessa sezione Gabriela Gabbriellini riassume gli aspetti più interessanti del volume Cura e Autocura con la Psicoanalisi. Un seminario con Antonino Ferro, a cura di Vladimiro P. Pellicanò. Infine Valentina Denti ci riferisce del recente volume di Giorgia Cozza Benvenuto fratellino Benvenuta sorellina. Favorire l’accoglienza del nuovo nato e la relazione fra fratelli.

Alle Segnalazioni bibliografiche segue come sempre il Notiziario scientifico a chiusura di questo numero di Contrappunto.

Questo numero è stato curato da Elisa Larini, Luigia Cresti e Gianfranco Buonfiglio

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