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La Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica è un Istituto abilitato dal M.U.R.S.T. con D.M. 214 del 16/11/2000 pubblicato sul la G.U. del 22.12.2000 e confermato con D.M. del 27/04/ 2001.

Il corso di studi è articolato in:

  1. Formazione teorica di base (lezioni e seminari);
  2. Formazione teorica di indirizzo specifico (lezioni e seminari);
  3. Formazione pratica (osservazione della relazione madre-bambino; supervisioni; tirocinio).

Dura quattro anni e dà  titolo per l’iscrizione all’albo degli psicoterapeuti.

 

INDIRIZZO SCIENTIFICO CULTURALE

La teoria a cui l’Associazione fa costante riferimento è quella psicoanalitica freudiana e i successivi orientamenti teorici dell’International Psychoanalytical Association (IPA) e persegue un modello operativo psicoterapeutico.

L’indirizzo teorico-scientifico privilegiato, seguendo un percorso cronologico, fa riferimento alla teoria freudiana e ai successivi apporti di C.Abraham, M.Klein, W.Bion e di altri Autori post-kleiniani.

Tale scelta di indirizzo culturale non esclude lo studio di altre correnti di pensiero, ma si è resa necessaria per costituire una linea portante coerente e ben definibile a tutto vantaggio della trasmissibilità  agli allievi dei concetti fondanti un intervento psicoterapeutico.

D’altra parte i frequenti seminari organizzati dall ‘Associazione con numerosi psicoanalisti e psicoterapeuti, hanno permesso di avere un ampio panorama delle varie tendenze culturali attuali nell’ambito psicoanalitico.

MODELLO FORMATIVO

L’attività  didattica è divisa in due parti corrispondenti al l° e 2° biennio e si svolge attraverso una formazione teorica e una formazione pratica.

Il primo biennio è organizzato in maniera da facilitare inizialmente la creazione di un linguaggio comune tra gli allievi (medici e psicologi) e l’approccio alla letteratura psicoanalitica vista in un’ottica storica.

È soprattutto incentrato sul lavoro teso ad aiutare gli allievi a diventare operatori capaci di osservare e di apprendere, attraverso le esperienze fatte, quello che emerge dal comportamento verbale e non verbale di un paziente, dal vissuto controtransferale e da quanto avviene in seduta.

Nel secondo biennio la didattica è più strettamente finalizzata all’acquisizione di un assetto interno specifico e all’approfondimento delle capacità  terapeutiche.

 

FORMAZIONE TEORICA

Il piano di studi delle lezioni teoriche prevede i seguenti insegnamenti:

NEL PRIMO BIENNIO:

  • Insegnamenti di formazione generale di base:
    – Psicologia generale (annuale);
    – Diagnostica psichiatrica e psicodinamica (biennale);
    – Psicopatologia generale e clinica (biennale).
  • Insegnamenti di indirizzo specifico:
    – Seminari sull’osservazione della relazione madre-bambino (biennale);
    – Clinica Primo Biennio (biennale);
    – Storia delle idee psicoanalitiche (biennale);
    – Teoria psicoanalitica (biennale);
    – Teoria della tecnica psicoanalitica e psicoterapeutica (biennale);
    – Clinica psicoterapeutica I (biennale);
    – Attività  propedeutica.
  • Insegnamenti teorico-pratici:
    – Seminari monotematici di approfondimento e aggiornamento (biennale).

NEL SECONDO BIENNIO

  • Insegnamenti di formazione generale-di base:
    – Psicologia dello sviluppo (biennale);
    – Indirizzi psicoterapeutici (annuale);
  • Insegnamenti di indirizzo specifico:
    – Clinica-Secondo biennio (biennale);
    – Storia delle idee psicoanalitiche (biennale);
    – Teoria psicoanalitica (biennale);
    – Teoria della tecnica psicoanalitica e psicoterapeutica (biennale);
    – Clinica psicoterapeutica (biennale).
  • Insegnamenti teorico pratici:
    – Seminari monotematici di approfondimento e aggiornamento (biennale).

FORMAZIONE PRATICA
La formazione pratica degli allievi è prevista nell’arco di quattro annualità.

Essa comprende:

a) Momenti formativi specifici:

  1. Osservazione della relazione madre-bambino e registrazione scritta successiva (primo biennio). L’allievo, secondo la metodologia di E. Bick, effettua, settimanalmente e nell’ambiente in cui si sviluppa, l’osservazione della relazione madre-bambino. La durata dell’osservazione è di 60 minuti. Successivamente l’allievo descrive dettagliatamente in una relazione quanto ha osservato.
  2. Esperienze cliniche effettuate nel proprio studio o durante il tirocinio e registrazione successiva. La registrazione scritta delle esperienze è un momento importante della formazione.

b) Supervisioni:

  1. In gruppo. Ogni allievo sottopone suo materiale clinico alla supervisione in gruppo durante l’insegnamento di “Clinica”.
  2. Individuali. Ogni allievo effettua nel quadriennio 150 ore di supervisione individuale relative a due casi di psicoterapia psicoanalitica individuale. Le supervisioni dovranno essere effettuate con supervisori dell’Associazione o con docenti riconosciuti e dovranno avere carattere continuativo. La formazione personale dell’allievo, attraverso la sua diretta esperienza clinica, deve essere sufficientemente avanzata prima che egli possa iniziare il trattamento individuale di un caso. A tale scopo la scuola, dopo essere stata informata dall’allievo, valuta e autorizza la possibilità  di iniziare una psicoterapia sotto supervisione.

c) Tirocinio

Ogni anno l’allievo in training deve svolgere almeno 100 ore tirocinio in strutture o servizi pubblici o privati accreditati, in cui l’allievo possa confrontare la specificità  del proprio modello di formazione con la domanda articolata dell’utenza ed acquisire esperienza di diagnostica clinica e di intervento in situazioni di emergenza.

METODOLOGIA

La metodologia didattica adottata prevede diversi momenti:

  1. Lezione frontale col docente: negli insegnamenti della Formazione Teorica di base e di indirizzo specifico.
  2. Lavoro in gruppo col docente: L’attività  didattica, oltre alla lezione frontale, si realizza attraverso l’apprendimento in gruppo, in cui vengono utilizzati i contributi degli allievi relativi agli specifici momenti formativi della loro formazione pratica (osservazione della relazione madre-bambino/esperienze cliniche) e alle esercitazioni individuali (letture). Il docente, conduttore del gruppo, raccoglie ed integra gli interventi degli allievi, eventualmente correla certi stati d’animo o certi agiti del gruppo con le tensioni emozionali indotte dal lavoro in questione. Il lavoro in gruppo permette non solo la socializzazione delle conoscenze, ma anche una presa di coscienza da parte dell’allievo a svolgere una reale attività  terapeutica.
  3. Lavoro individuale: oltre alle osservazioni e alle supervisioni individuali, il corso di studi prevede diversi momenti di lavoro individuale come le relazioni scritte delle sedute di osservazione della relazione madre-bambino, le presentazioni scritte dei casi clinici, delle letture di storia delle idee psicoanalitiche e altro. Questi testi diventano il tema di discussione nel gruppo fra docente e allievi.
  4. Esercitazioni guidate dal docente, secondo la programmazione del singolo docente
  5. Partecipazione ai “Seminari monotematici”: in questi seminari la formazione dell’allievo si avvale dell’approfondimento di tematiche inerenti la sua formazione specialistica, del confronto con colleghi più esperti e, infine, della possibilità di presentare suo materiale clinico o di collaborare con i docenti nella stesura di elaborati.

CORSO DI STUDI – ESAMI

  • Sede: le lezioni e i seminari si svolgono presso la sede della Associazione o in altre località  di volta in volta indicate durante i quattro anni di training.

Le attività  si svolgono secondo il calendario annuale presentato dal Consiglio dei Docenti all’inizio dell’anno. Il Consiglio dei Docenti può autorizzare, nel rispetto dei vincoli stabiliti dall’ordinamento didattico eventuali modifiche al Piano annuale delle ore di insegnamento per alcuni allievi.

  • Frequenza: Al termine di ogni anno l’allievo non deve aver effettuato più del 20% di assenze.
  • Esami: si svolgono alla fine dell’anno accademico in una sessione unica in cui viene verificata da una Commissione d’esame, composta da Docenti, la competenza acquisita nel modello specifico da parte dell’allievo. Gli esami sono orali tranne quello del secondo anno che prevede la presentazione da parte dell’allievo di due relazioni (una clinica e una sull’esperienza della osservazione della relazione madre-bambino) e quello finale che prevede la presentazione e discussione di una Tesi teorico-clinica.

L’esame finale comporta la presentazione della relazione scritta sotto forma di Tesi su un caso clinico trattato in psicoterapia psicoanalitica (una fase della psicoterapia, un particolare problema affrontato ecc.). Questo elaborato attesta la capacità  dell’allievo nel condurre proficuamente una psicoterapia psicoanalitica La tesi viene concordata con un relatore scelto fra i Docenti della scuola, il quale ne seguirà  la compilazione, e viene discussa da una Commissione di tre docenti, nominata dal Direttore della scuola.

Superato l’esame finale, l’Associazione Fiorentina di Psicoterapia Psicoanalitica rilascia un diploma di SPECIALIZZAZIONE IN PSICOTERAPIA PSICOANALITICA che permette l’iscrizione all’apposito Albo degli Psicoterapeuti depositato presso gli Ordini dei Medici e gli Ordini degli Psicologi.

Tale diploma costituisce anche un prerequisito indispensabile per la richiesta di associatura alla AFPP.

Leggi la relazione della Presidente che illustra il modello della nostra formazione